È pur sempre ancora nostra la scelta | Del poeta irriverente
Tenue è l’armata
d’eroici combattenti
che nella vita
hanno scelto di parlar
una lingua pulita.
SENZA TEMPO
Non ho mai visto e sentito una tale cacofonia di parole, perlopiù surreale e fuori da ogni umana comprensione, come in questi ultimi due anni. È una vera sofferenza ascoltare uomini e donne d'ogni ceto e cultura mentre impongono il loro diktat, strumentalizzando ogni umano linguaggio e parola pur di giustificare il loro credo già debole. Perché di ciò si tratta. Non della ponderata e viva intelligenza linguistica basata su fatti ben conosciuti, ma di un pensiero nato da una mente degenerata dal gusto maleodorante e dal sapore dispotico a cui bisogna credere. E ciecamente. Senza spazio alcuno per dubbi o domande. Chi dubita, perisce!
Ed è così che nasce la nuova religione: la cosiddetta scienza che non ammette nulla al di fuori di sé stessa. È la nuova scienza che non si arricchisce dello scambio passionale di più intelligenze e culture, ma ha un solo interlocutore: sé stessa. E insieme a lei sono apparsi innumerevoli adepti il cui unico piacere e obiettivo è l'autocompiacimento. In pratica questa nuova religione ha dato voce e forma a tutti coloro che non amano fare all'amore appassionatamente tra le proprie lenzuola, ma trovano piacere solo masturbandosi freneticamente e senza pudore davanti a chiunque e ovunque.
A noi la scelta se dialogare con chi ama far l'amore appassionatamente oppure subire in silenzio l'agitamento della verga dell'esibizionista di turno.
Detto ciò, devo ammettere che sono meravigliato alla vista dell’impatto devastante che l'apparizione di un parassita ha avuto nei confronti di noi esseri umani. E non parlo del suo effetto sul corpo fisico; dalla mia pur umile esperienza so che ogni ospite non gradito fa di tutto pur di essere accolto, anche uccidere.
Parlo invece dell'effetto illuminante che la sua comparsa ha provocato nelle coscienze individuali. C'è stata una vera e propria tempesta solare che ha fatto emergere, senza veli alcuni, ciò che ognuno di noi ha nel suo profondo.
Nessuna possibilità di vana fuga.
Nessuna possibilità di mascheramento.
Nessuna possibilità di inganno.
La tempesta ha spazzato via anche il più piccolo gingillo utile solo a nascondere la nostra vera natura. Ora siamo tutti nudi, uno di fronte all'altro. Ora mostriamo a chiunque ciò che ci abita dentro. La libera scelta di mostrare o meno è stata sospesa. Che ci piaccia o no, siamo obbligati a mostrarci. A nulla serve l'utilizzo ossessivo di paroloni e neologismi per oscurare in un modo o nell'altro ciò che in realtà ci governa. Infatti, così facendo, appare solamente quello che vediamo e sentiamo da due anni a questa parte: una continua offesa all'intelligenza di un profondo sentire che è vita.
È pur vero però che, grazie a questo momento di torbida decadenza, possiamo finalmente fare i conti con ciò che nell'anima ci governa. E così c'è chi fa la guerra perché nel profondo è l'odio il suo re. E c'è chi inventa una nuova religione perché nel profondo è la paura il suo dio. E poi c'è chi fa l'amore perché nel profondo è la passione il suo amante. A noi la scelta se dare ascolto a chi odia, dare credito a chi professa o dare valore a chi ama.
Marcus