L'invasione della menzogna | Anno Domini 2022
Che le intenzioni alla base delle nostre scelte non si realizzino sempre l'ho scoperto quel lontano dì in un caffè del posto. Il mio intento quel giorno era molto sobrio e modesto: bere un caffè in santa pace! Mentre stavo sorseggiando il mio fumante viatico nero si avvicina un signore del luogo noto ai più come filosofo anti-poeta, e, con sorriso sardonico, sibila:"Sei in torto, caro poeta!"
"E voi ora mi insegnerete la ragione, giusto?"
"La ragione è il mio pane quotidiano e dovrebbe essere anche il tuo. Sappi che la guerra in atto è la risposta barbara di un popolo ignorante all'offerta da parte di una nazione superiore di elevarsi alla loro grandezza. Ed è la mancanza di resa incondizionata e cessione di territorio da parte di un popolo incolto che blocca la grandiosa ascesa di una nazione che ruglia dalle pianure siberiane alle sette colline rosse. La resistenza fedifraga messa in atto da questi ribelli fedeli al Tridente è intollerabile e per questo motivo richiede un intervento speciale per soffocare l'irrazionale opposizione. Per la pace di tutti noi."
"Mi pare di capire che voi e quella grandiosa nazione siete sospinti da una vecchia, ma pur sempre attuale, filosofia ideologica che vuol dettare legge sull'uomo e la sua terra e che, per amore della semplificazione, chiamerei: Arroganza! Essendo i servi maldestri della stessa non potete minimamente ammettere chi o cosa si oppone a voi. Dall'alto della vostra spocchia non potete minimamente comprendere la forza d'animo di un popolo i cui germogli si girano sempre verso il sole. Dalla topaia della vostra boriosità non potete minimamente scorgere lo spirito di resistenza di un popolo i cui semi evocano il ciclo di vita e di morte. Dalla cella della vostra superbia non potete minimamente percepire l'amore per la libertà di un popolo le cui cicatrici celebrano la violenza dell'orso. E poi, come voi ben sapete, chi ha la poesia nel cuore non cede facilmente alle false lusinghe di una mente che di superiore riconosce solo sé stessa. E questo unicamente per la gloria e per la pace di tutti noi."
"Non avevo dubbi che fossi favorevole alla violenza della guerra pur di verseggiare liberamente qua e là insieme a quei figli della steppa. Cosa potevo anche aspettarmi da uno che preferisce la follia della poesia alla logica della ragione. E' soltanto grazie a quelli come te che la guerra continua. Vedi, se tu e quelli come te foste semplicemente più accomodanti nei confronti di colui che è al di sopra di voi, non ci sarebbe bisogno di uccisioni e morti. Potremmo vivere tranquillamente in pace. Ma mi rendo conto che è solo fiato sprecato. Purtroppo la poca voglia di pacificazione dà spazio alla vostra grande voglia di lotta. E tu ne sei indubbiamente un esempio lampante."
"Se non fosse che il vostro pensiero è drammaticamente osceno nonchè terribilmente infido potrei anche scoppiare in una grassa e grossa risata, lasciandovi pacificamente rotolare nella vostra delirante lordura. Purtroppo il mio pur umile intelletto non lo permette. È passionatamente vigile e attento a non sottovalutare la vostra cupidigia perché intuisce che le parole da voi pronunciate sono alquanto pericolose. Essendo il frutto di una mente dispotica e subdola che si veste d'inganno colpevolizzando l'altro, perché null'altro è se non lo schiavo d'un vuoto deprimente, è chiaro che un cuore indomito non può concedere pezzi di terra, seppur piccoli, a quel misero sovrano che vi governa. E questo perché la sola intenzione sua e dei suoi sgherri è di saziarsi affamando. Nessuna vita lo fa. Nemmeno un orso. Semmai uccide per nutrirsi, ma giammai affama. Non è certamente l'orso che ruglia il pericolo, ma le parole e le azioni di una mente senz'anima. E voi ne siete indubbiamente un esempio lampante."
"Non hai il benché minimo rispetto per la vita umana. Si capisce dalle tue parole e dalla tua posizione in merito alla volontà di pace che motiva me e quelli come me. La vita umana è sacra e per questo motivo va preservata. E se per salvarla significa cedere pezzi di sé e piegarsi a un più alto volere allora siamo chiamati a farlo. A che serve resistere? A cosa ci porta? Sempre e solo alla guerra. A morte e distruzione. È questo quello che vuoi? È questo quello che volete? Ragiona, poeta! E ricordati che un mondo senza ragione genera folli in livrea."
"Voi temete ciò che non avete e perciò lo odiate: un cuore fermo che non cede. Lo invidiate. Lo volete. Ma mai lo avrete. Il vostro discorso è talmente vile che fa accapponare la pelle anche a chi non ce l'ha e, a dirla tutta, suscita un profondo disgusto tale da avvelenare ogni cosa vivente dalle viscere della terra fino a colui che è al di sopra. Voi volete la pace? È questa la vostra filosofia? Caro pensatore, sappiate che i verseggiatori non vogliono la guerra e i suoi orrori, ma sono pronti ad accoglierla e ad affrontarla pur di difendere ciò che gli è più caro: la libertà da una mente imperante. Volete veramente la pace? Allora non pretendete ciò che non vi appartiene e armatevi di cuore perché, ricordatevi: un mondo senza cuore genera orchi in mutande."
Non persi altro tempo e uscendo dal locale incappai in un coacervo di altri avventori a proclamarsi storici di guerra, politologi, generali di ogni ordine e grado, esperti di geopolitica nonché grandi complottologi. Tutti rigorosamente pacifinti. E tutti rigorosamente in mutande. Mentre mi allontanavo dal balordo frastuono di realtà insensate qualcosa dentro mi evocò quelle folli parole d’un popolo delle terre lontane di Odino, Thor e Loki a ricordarmi che la fonte di una nuova guerra è da sempre una falsa pace.
Marcus